L’addestramento del cane è sempre un argomento molto dibattuto, sia tra gli esperti del settore che tra gli amanti di questi animali. 

Un buon addestramento, infatti, è fondamentale non solo per facilitare la vita al padrone, ma anche e soprattutto per fare in modo che il cane viva più in sicurezza.

Questo articolo non ha pretese di essere esaustivo ma vuole solo dare dei consigli introduttivi e delle nozioni essenziali per intraprendere l’addestramento. La cosa più importante, infatti, prima di cimentarsi in questa bellissima e appagante avventura, è quella di sapere bene cosa stiamo facendo, e averne piena cognizione di causa. Altrimenti rischiamo di sortire più problemi che benefici nel formare il comportamento del nostro peloso. 

Detto questo, la situazione ideale, ovviamente, sarebbe quella di poter educare il proprio cane fin da cucciolo. Come per gli esseri umani, infatti, è da piccoli che gli animali apprendono più rapidamente e facilmente. Ma ciò non toglie che non si possa educare bene e con successo anche un cane già adulto. In questo caso sarà di basilare importanza instaurare dapprima un rapporto di profonda fiducia reciproca. Questa è la chiave per iniziare a educare un cane adulto e vedrete che è possibile farlo anche con ottimi risultati e grandi soddisfazioni. 

In ogni caso, che sia cucciolo o già in là con l’età, educare il vostro cane sarà un’esperienza formativa per entrambi. Imparerete a conoscervi e amarvi e fra di voi si instaurerà un rapporto stabile e duraturo. E non c’è ricompensa e soddisfazione più grande di questa per il tempo e l’impegno dedicato, con amore e pazienza, al vostro nuovo membro della famiglia!

COME FUNZIONA LA COMUNICAZIONE TRA ESSERI UMANI E ANIMALI?

Prima di addentrarci nelle metodologie, occorre fare una doverosa premessa: la comunicazione tra noi e il nostro cane non è univoca e avviene principalmente attraverso tre canali:

  1. Canale Verbale: attraverso le nostre parole. 
  2. Canale Paraverbale: la tonalità della voce e il suo timbro. (Ecco perché è importante non ridere se lo si sgrida, perché lo manderemo in confusione lanciando due messaggi diversi).
  3. Canale Non Verbale: la postura, la gestualità, il sorriso, lo sguardo. (Per questo motivo l’animale interpreta come segnale positivo la posizione accucciata, le braccia aperte e uno sguardo sereno). 

COSA C’E’ DA SAPERE PRIMA DI INIZIARE AD EDUCARE IL PROPRIO CANE: METODI FONDAMENTALI

1- COERENZA. È importante mantenersi sempre coerenti con quello che si dice e si insegna. Se oggi rimproveriamo il nostro peloso per un comportamento sbagliato, non dobbiamo tollerarlo o ignorarlo se lo ripete il giorno dopo o dopo due ore.

Inoltre è importante che riceva gli stessi insegnamenti da ogni membro della famiglia. Altrimenti se qualcuno insegna e qualcun altro invece vizia l’animale, si vanifica il lavoro svolto.

2- SCEGLIERE IL LUOGO GIUSTO. L’addestramento deve essere praticato in una zona tranquilla e silenziosa, lontano da fonti di distrazione come altri animali, persone o rumori di vario genere. L’ideale potrebbe essere il salotto di casa, o il vostro giardino, se le condizioni intorno lo permettono. 

Questo è importante soprattutto se stiamo cercando di educare un cucciolo, dato che da piccolo tende a distrarsi molto più facilmente di un cane adulto. 

3- SCEGLIERE IL MOMENTO ADATTO. È molto importante intraprendere le sessioni di addestramento quando siamo ben predisposti verso quest’attività, desiderosi di iniziarla, calmi e sereni. Evitiamo assolutamente di volerla fare per forza perché ce lo siamo imposti in quello slot di tempo, ma siamo stanchi, nervosi o irritati. Il cane percepisce ogni nostro stato d’animo e lo subisce. E sicuramente non sarebbe un bel momento per nessuno e anche i risultati sarebbero assai scarsi.

Stesso discorso se siamo di fretta: decisamente meglio rimandare!

Per educare il cane, per quanto bravo e intelligente, occorre una buona dose di pazienza e il saper rispettare i suoi tempi, che sono diversi per ogni animale!

3- SESSIONI BREVI MA COSTANTI. Quando ci si approccia all’addestramento si inizia sempre col fare sessioni molto brevi, anche di soli 5 minuti, ma costanti nel tempo: quotidianamente. 

Via via che si va avanti con l’addestramento il tempo può essere aumentato, ma senza arrivare mai a superare 30 minuti per una singola sessione, in modo che il cane non si stanchi. (Piuttosto fare più sessioni durante la giornata).

Per il nostro amico a quattro zampe, infatti, questi sono sì momenti di apprendimento, ma devono essere vissuti come tempo di svago e divertimento da passare insieme, in modo che non perda mai la motivazione, ma anzi aspetti questi momenti con gioia. E se questo è vero per un cane adulto, lo è soprattutto per un cucciolo, dato che tende a stancarsi e distrarsi molto più facilmente.

4- IL RINFORZO POSITIVO. L’addestramento più utile, efficace e naturale si basa sull’utilizzo di rinforzi positivi, molto più potenti e incentivanti di quelli negativi. Questo si traduce nel premiare il nostro animale ogni qualvolta si comporta bene e risponde il modo positivo ai nostri comandi. I premi possono essere ricompense sotto forma di cibo ma anche coccole ed elogi. 

Inoltre, terminare una sessione con un esercizio che sappiamo che il cane ha appreso e sa eseguire con successo, chiuderà in bellezza questo momento insieme, rinforzerà quel comportamento nell’animale e gli trasmetterà emozioni positive associate alle lezioni di addestramento. 

5- RICOMPENSE: QUALI, QUANTE, QUANDO. La ricompensa, per essere utile e funzionale, deve essere concessa nei momenti giusti perché corrisponde a un netto segnale di approvazione per un comportamento corretto. Ecco perché, se inizialmente con un nuovo esercizio, per rafforzare l’azione positiva, si potrà concedere un piccolo premio dopo ogni risultato positivo, una volta appresa e rinforzata quest’azione basterà un piccolo riconoscimento una volta ogni tanto. 

Come abbiamo detto, tra le ricompense troviamo coccole, gesti di approvazione, complimenti e cibo. Per quest’ultimo, essendo un premio, quindi una cosa speciale e fuori dall’ordinario, si raccomanda di utilizzare degli snack (guarda qui la nostra gamma di snack Life Natural, sani e genuini) e mai il cibo che mangia come pasto quotidiano. Attenzione però a non eccedere con gli snack, ma farne dei piccoli bocconcini che devono servire appunto da stimolo e da incentivo, non per saziare l’animale. Altre volte invece, potremmo utilizzare come premio una coccola o l’utilizzo di un gioco particolarmente ambito.

6- CORREZIONE. Sicuramente, se l’animale si comporta in modo sbagliato, va corretto e gli va fatto capire. Ma la regola basilare è: mai punire il cane! Né verbalmente né tantomeno fisicamente. Oltre ad essere un atto di una crudeltà inaccettabile oltretutto è anche inefficace. Quindi si tratta di pratiche barbare, dannose, inutili e da deprecare.

Detto questo, per rimproverare il proprio peloso quando si comporta male o combina qualche marachella basterà usare la parola “NO” detta in modo fermo e deciso. Questo sarà più che sufficiente come punizione e servirà per far in modo che il cane associ l’azione con il rimprovero, ed eviti così di ripeterla in futuro.

Questo meccanismo però funziona solo se il “NO” viene detto nel mentre che l’animale compie l’azione, o immediatamente dopo. Se l’azione fosse stata fatta diverso tempo prima (anche solo mezz’ora) il cane non riuscirebbe mai ad associarla al rimprovero e questa pratica sarebbe inutile.

Altro consiglio: quando diciamo un “no” secco e perentorio al nostro cane, evitiamo di guardarlo dritto negli occhi perché questo comportamento sarà interpretato come sfida e volontà di aggressione nei suoi confronti. Mentre il modo giusto di rimproverare il peloso è dire “no” fissando il dorso o la coda.

Ricordiamoci però che il meccanismo del rafforzamento positivo e della ricompensa, sono sempre molto più efficaci del rimprovero. Limitiamolo quindi alla situazioni indispensabili.

In questo articolo vi abbiamo voluto dare un po’ di consigli introduttivi e basilari su come affrontare l’educazione del vostro cane. Prossimamente affronteremo di nuovo l’argomento, spiegando invece quali sono i comandi più importanti che un cane ben addestrato deve conoscere e come insegnarglieli.