Il rapporto tra umani e cani è diventato sempre più stretto, intimo e affettuoso, tanto da considerarli ormai dei membri della famiglia a tutti gli effetti. Inoltre è risaputo ormai che vivere con un cane porta grandi benefici.
Questo è bellissimo, ma allo stesso tempo ci ha portato ad interagire con loro proprio come faremmo con un figlio, un amico, un fratello… ma ciò può non essere sempre un bene.
Infatti, anche se siamo mossi dalle migliori intenzioni, alcuni nostri comportamenti danno molto fastidio al nostro peloso, e sono per lui fonte di stress emotivo, talvolta anche notevole, che va a sfociare poi in varie forme di malessere fisico che l’animale in qualche modo ci segnala. (Per approfondire leggi: “Cosa ci comunica il nostro cane: osserviamolo per capire”).
Ecco perché è così importante conoscere quali sono i nostri atteggiamenti e comportamenti che non piacciono al nostro cane. Vediamoli insieme qui di seguito.
1 – FISSARE IL CANE NEGLI OCCHI
Contrariamente a quanto accade per noi umani, le cui interazioni passano molto attraverso il contatto visivo, i cani invece non amano affatto essere guardati negli occhi. Questo gesto è da loro interpretato come segnale di sfida e tendono quindi a sentirsi molto a disagio quando li si guardano fissi, se non addirittura a sentirsi minacciati.
La cosa migliore, quindi, è evitare di guardarli direttamente negli occhi, ma cerca di spostare l’attenzione sulle orecchie o sulla bocca, anche se per noi può risultare innaturale.
2 – TOCCARE LA TESTA E IL MUSO DEL CANE
Questo può risultare strano, ma ai cani non piace essere toccati sul muso e sulla testa in generale. Questo perché associano questo gesto a un atto di “sottomissione”, inducendoli a sentirsi in una condizione di inferiorità e quindi minacciati.
Molto meglio invece accarezzare il cane sul collo, sul dorso o sulla pancia. Apprezzerà sicuramente di più.
3 – ABBRACCIARE IL CANE
Ai nostri amici a quattro zampe non piace nemmeno essere abbracciati! Anche se i nostri animali tendono a tollerare questo nostro gesto di affetto, in realtà non riescono a goderne così come accade per noi.
Si sentono infatti “costretti” in una morsa che gli limita i movimenti, e questo li fa sentire a disagio e talvolta addirittura minacciati… Se poniamo attenzione, infatti, noteremo che tengono le orecchie dritte, si irrigidiscono e distolgono lo sguardo da noi.
Preferiamo quindi dimostrare il nostro affetto all’animale facendogli le coccole sulla pancia o giocando insieme a lui.
4 – PARLARE AL CANE SENZA CONSIDERARE TONO E GESTI
Il cane, ovviamente, non può capire il nostro linguaggio e quello che diciamo, ma comprende benissimo “come” lo diciamo e sa ascoltare e tradurre molto bene il linguaggio del corpo, o “linguaggio non verbale”.
Ecco perché è importante rivolgersi al cane sempre con la giusta intonazione: ferma e decisa se lo stiamo sgridando o dolce e pacata se gli stiamo parlando. A questo deve seguire di pari passo una gestualità coerente con quanto vogliamo fargli capire.
Cosa da non fare mai in nessuna occasione: gridare al cane. Proprio come agli essere umani, a nessuno piace che gli si urli contro.
5 – FARE ECCEZIONI ALLE REGOLE
I cani sono animali da branco, fatti per vivere secondo gerarchie e regole di comportamento ben precise. Quando educhiamo il nostro cane quindi (scopri di più su come addestrare il proprio cane) è importante fissare fin da subito delle regole semplice, chiare e precise che si mantengano costanti nel tempo. Il cane non comprende le eccezioni e questo gli genera molta confusione.
Anche se ci guarda con i suoi occhioni teneri e talvolta saremmo portati a fare qualche strappo alla regola, meglio resistere, o il cane non capirà più come è giusto comportarsi le volte successive e tenderà a prendere il sopravvento.
È inoltre importante che le regole siano fatte rispettare allo stesso modo anche da tutti i membri della famiglia.
6 – PORTARE IL CANE IN LUOGHI AFFOLLATI
Il cane è un animale molto sensibile e tende a sentire in modo amplificato tutti i rumori, i suoni, le voci, ma anche le luci e i movimenti. Pertanto, portarlo a giro in luoghi affollati e caotici, per lui è un grande disagio.
Evitiamo quindi di portarci dietro il nostro peloso quando andiamo al mercato, a giro per negozi a fare shopping, ecc. Anche se ci sembra di fargli un piacere a farlo venire con noi, in realtà non è così.
7 – SVEGLIARE IL CANE CHE DORME
Ecco l’esempio di un proverbio che corrisponde a verità: “Non svegliare il can che dorme”.
In realtà il principio è abbastanza semplice: a nessuno piace essere svegliato durante il sonno. Anche se i nostri cani hanno dei ritmi sonno-veglia diversi dai nostri (scopri l’importanza del sonno nei nostri animali), questo non vuol dire che se li vediamo sonnecchiare durante il giorno possano essere svegliati a nostro piacimento.
Evitiamo pertanto interruzioni dei loro pisolini, a meno che non sia assolutamente necessario. Perché a lungo andare il cane potrebbe infastidirsi, iniziare a stressarsi molto, fino a manifestare qualche forma di aggressività.
8 – FARE PASSEGGIATE BREVI E DI FRETTA
Quello della passeggiata è un momento molto importante per il nostro cane, non solo per fare i propri bisogni, ma anche e soprattutto per esplorare il mondo esterno e ricongiungersi così con il suo lato più naturale.
Evitiamo quindi di uscire con i minuti contati, strattonandolo se si ferma ad annusare, e con l’ansia di rientrare perché abbiamo da fare. Ritagliamoci piuttosto delle sessioni di tempo da dedicargli completamente, in modo da permettergli di fare una passeggiata come si deve. Questo è il suo momento di relax e svago e non è giusto sottrarglielo.
9 – FARE CAMBIAMENTI NELLA ROUTINE DEL CANE
I cani sono animali molto abitudinari, che hanno bisogno di vivere una routine quotidiana ben precisa, e vengono molto scombussolati da cambiamenti di ogni tipo, che siano grandi o piccoli.
Ecco perché risulta importante stabilire una routine giornaliera fissa per il nostro peloso, scandita da momenti ben precisi dedicati alla pappa, alle passeggiate e ai momenti di gioco, e cercare di rispettarla il più possibile.
10 – UMANIZZARE IL CANE
Il cane è oggi diventato parte integrante della famiglia, e questo è bellissimo.
Di pari passo però, assistiamo ad un’errata e sempre più diffusa umanizzazione dell’animale: gli si comprano vestitini, cappottini, fino anche a cappellini e scarpette.
Ci siamo mai chiesti come si senta il nostro peloso con addosso accessori così lontani dalla sua natura?
Il vestiario potrà rendere l’animale “carino” ai nostri occhi, ma per lui è una tortura indossare queste cose, perché si sente imbrigliato e molto limitato nei movimenti. E sicuramente non è quello che vogliamo.
Anche fargli mangiare il nostro cibo, pensando di fargli un piacere, in realtà comporta danni alla sua salute.
Insomma: bene amare il nostro peloso a quattro zampe come un figlio o un fratello, ma continuando a rispettarlo e trattarlo come un essere della sua specie e non della nostra.