NO, CAMBIARE PROTEINA NON FA MALE ALLA DIGESTIONE DEL CANE!!

Si sente spesso dire anche questa tra le tante bufale che circolano: “Devi dare solo un tipo di cibo al tuo animale!”. I nostri animali provengono ancestralmente da specie selvatiche che mangiano ciò che trovano o cacciano. Sono quindi abituati in natura ad una dieta varia. Oggi, sempre più, troviamo sugli scaffali dei negozi, una grande offerta di cibi monoproteici. Tali cibi non sono inferiori di qualità ad altri ma neanche superiori. Sono semplicemente una alternativa di cibo in particolari situazioni. Ad esempio se il tua Animale ha una accertata intolleranza ad alcune fonti proteiche, potremmo scegliere un monopreteico fatto solo con un tipo di proteina che sappiamo essere tollerata.

In una animale adulto e sano quindi non ha alcun senso scegliere un monoproteico da dare per lunghi periodi. Anzi l’alternanza di fonti proteiche varie oppure di cibi con più fonti proteiche al loro interno ha dei vantaggi.

MA OGNI QUANTO DOBBIAMO CAMBIARE CIBO AL NOSTRO ANIMALE?

Prima di vedere i vantaggi di una dieta varia rispondo ad una domanda che mi viene spesso fatta sull’argomento. Ovvero: “Ogni quanto è giusto cambiare cibo al nostro Animale?”

A volte succede che cambiando cibo il nostro Animale possa avere disturbi gastroenterici. Quindi il cambio di dieta è vissuto dai proprietari come “negativo”. In realtà molti Animali tollerano tranquillamente cambi di dieta anche giornalieri. Ci sono soggetti però in cui il cambio deve essere fatto in modo graduale, mescolando il vecchio ed il nuovo cibo per alcuni giorni. Questo approccio graduale al cambio di dieta è comunque buona prassi. Quindi non c’è una risposta univoca perché dipende da molte cose. In linea generale potremmo fare cambio ogni quanto vogliamo se il nostro Animale non mostra problemi ma un consiglio che ritengo basato sulla praticità è quello di terminare un pacco alla volta e non tenere aperte molte confezioni insieme per alterarne meno possibile le caratteristiche organolettiche.

VANTAGGI DI UNA DIETA VARIA

Il processo digestivo è attuato in modo chimico-fisico dal nostro organismo. Dalla masticazione alla digestione enzimatica nell’intestino. Tali processi sono tarati ed aggiustati a seconda del cibo che introduciamo. Quindi abituare per molto tempo, ad un solo tipo di cibo, l’intestino e le ghiandole principali ad esso correlate (fegato e pancreas), potrebbe portarle a non essere “pronte” a digerire correttamente un nuovo cibo. 

Altro fondamentale meccanismo è la partecipazione del microbioma, esso è l’insieme di tutti i microrganismi presenti nel nostro intestino che hanno parte attiva nel processo digestivo. Un microbioma “sano” è formato da molte tipologie di microrganismi. La variabilità della dieta, quindi, fornisce substrati che tengono attivi più tipi diversi di microrganismi con conseguente arricchimento del microbioma.

Altro vantaggio è nella alternanza proteica. Le proteine sono fatte di aminoacidi e la loro composizione aminoacidica cambia molto. Come possiamo immaginare se utilizzo fonti proteiche di varia origine avrò maggiori possibilità di non andare incontro a carenze di determinati aminoacidi.

EVIDENZE SCIENTIFICHE SUL TEMA

Il microbioma intestinale può essere paragonato ad un organo funzionale digestivo e i substrati alimentari vengono convertiti da diversi batteri intestinali in composti metabolicamente attivi che influenzano l’ospite. Il butirrato, ad esempio, può essere prodotto sia dalla digestione delle fibre che delle proteine suggerendo che sia l’aumento delle fibre che quello delle proteine nella dieta possono apportare benefici simili*. Come dimostrato da altri studi la maggiore quantità ed il maggior valore biologico di proteine in una dieta sembrano influenzare il microbioma e il metaboloma positivamente.**

Dr. Simone Falci
Medico Veterinario esperto in nutrizione

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
*Pilla et al 2021 May;51(3):605-621
**Schmidtn et al; 2018 Aug 15;13(8):e0201279 PLoS One